top of page
Immagine del redattoreTommaso Bientinesi

1/6 - Giorno 2 Parte 2

(Scroll down for the English version)


Ancora nel primo pomeriggio, e sempre con mezz´ora di anticipo rispetto ai piani, mi addentro in una stupenda strada bianca tra due ali di erba e fiori, che prosegue per almeno 3 km fino a uno dei punti passo. L´incredibile senso di libertá in questo idillio apparentemente sconfinato pone questa strada tra i miei highlight di giornata, insieme a Craco e Matera.


Ed é qui che la Centopassi decide di dare il primo colpo di giornata. Le ultime ore, composte essenzialmente di rettilinei e incroci stretti, avevano mascherato il problema, ma comincio a accorgermi che la moto non reagisce come dovrebbe. La sensazione é quella che ho avuto altre volte a gomme un pó sgonfie: meglio allora trovare una pompa.

Mi dirigo a Spinazzola, non lontano dal mio percorso, che ha due benzinai. Il primo non ha la pompa, il secondo sí, ma é ostruita dal camion rifornimenti, che sta scaricando il carburante: dovró aspettare circa mezz´ora, ma non mi conviene cercare altrove e oltretutto potró far raffreddare un po' le gomme prima di misurare. Nel frattempo sono in contatto con la direzione gara, che é sempre pronta a fornire supporto in caso di difficoltá.

Il verdetto é netto: gomma a 1.5 bar invece di 2.7, ho una perdita.


Non ho con me un kit di riparazione, che d´altra parte non mi fiderei a usare, non avendo, incredibilmente, mai forato in moto in vita mia. Al paese ci sono due gommisti: il primo dovrebbe essere aperto, ma é sprangato; il secondo dovrebbe aprire in un´ora, ma se poi non apre?

Cerco su internet e ne trovo un altro a Minervino Murge, 15km a nord. Telefono e mi dice che puó dare un´occhiata. Quando arrivo, l´unico meccanico presente in officina (ma con chi ho parlato prima??) mi guarda cascando dalle nuvole: "Non posso aiutarti, noi facciamo solo auto, come te la smonto quella ruota?"

Mi crolla il mondo addosso. Il traguardo, i bimbi e mia moglie a festeggiarmi, la soddisfazione di concludere la mia gara, tutto finito, nel cassetto, chiuso.


"...peró se é un foro piccolo te lo riparo senza smontarla, fammi solo finire questa macchina."

Riapro il rubinetto delle speranze e trovo io il foro per guadagnare tempo.

La riparazione é veloce e, in fin dei conti, ho meno di due ore di ritardo sulla tabella di marcia: sono ancora in gara! Da Minervino parte un rettilineo di 10km, ma alle prime curve di nuovo la moto non mi convince. Per essere sicuro torno indietro a controllare, altri 10km, ma é tutto a posto. Sará stata suggestione o asfalto sporco? Mi risparo gli stessi 10km e finalmente mi ricongiungo al percorso.


Il prossimo punto passo é sotto al famoso Ponte dei 21 Archi, altra meraviglia di zona. Sopra al ponte passa una vecchia ferrovia in disuso.

Non posso arrivarci in moto e allora prendo il GPS e mi faccio strada a piedi tra il grano altissimo, cosa che ho sempre sognato di fare fin da bambino. In quale altra gara puó succedere tutto ció?

Ora sono a due ore e un quarto di ritardo, ma riparto con spirito ottimista dopo l´ottima mattinata. Non mi sono ancora accorto che il cielo si é fatto buio, che la temperatura é calata di 15 gradi e che la Centopassi, come il postino, bussa sempre 2 volte...


La Gopro é piena e non posso riprendere il nubifragio. A visiera chiusa non vedo piú avanti di 2 metri, a visiera aperta non va molto meglio. La pioggia é talmente forte da prendere il controllo dello schermo del cellulare: mi sposta la mappa, esce dal navigatore, apre e chiude altre app. Mi aggiro a vista a non piú di 20 all´ora e nonostante ció non riesco a evitare nessuna delle tante buche di questo tratto, che oltretutto hanno giá fatto in tempo a riempirsi d´acqua. Il prossimo punto passo é un Golden Point che prevede un tratto in fuoristrada semplice sulla carta, ma il fango, la pioggia e la pendenza mi inducono a desistere.

La pioggia si attesta su livelli normali e posso guidare a ritmi accettabili, ma la strada, in teoria asfaltata, si rivela una sterrata, o meglio un lieve accenno di sterrata in mezzo a pozzanghere di decine di metri. Ne affronto un paio, entro dentro a mezza ruota e mi entra acqua negli stivali, da sopra. Troppo pericoloso: non sai mai cosa puoi trovare se non vedi il fondo! Per fortuna é possibile una deviazione, piú lunga ma su una bella strada asfaltata e liscia.


Tra Albano di Lucania e Laurenzana la strada, in teoria, é stretta ma liscia.

Il maltempo dell´ultimo mese, peró, l´ha trasformata in una versione peggiorata dell´Aspromonte. A buche, ghiaia, rami e sassi di ogni forma e dimensione si aggiungono frequenti piccoli fiumi d´acqua che scorrono trasversalmente. Sono costretto a procedere ad una lentezza esasperante. Arrivo a Laurenzana con 2 ore e 45 di ritardo, e finalmente smette di piovere. Sono le 19:30, sono esausto, ho fame, l´atmosfera cupa e umida della montagna mi scoraggia ulteriormente. Trovo una strada chiusa e la deviazione é stretta e molto pendente, tanto che non sarei stato in grado di invertire la marcia da solo in caso di necessitá. Per fortuna riesco a proseguire.

Devo ancora trovare un albergo. Se le condizioni sono le stesse trovate finora, rischio seriamente di trovarmi in mezzo al bosco allo scadere del tempo utile. Ho saltato 2 punti passo tra ieri e oggi e sono indietro di altri 7 sulla tabella di marcia odierna.


Non so cosa fare.


Poi mi viene in mente che posso fare una cosa sola: guidare finché ho tempo. I tornanti per Viggiano per fortuna sono lisci e sgombri. Trovo su internet un b&b a Viggiano e uno a Marsicovetere. Il primo sarebbe una scelta sicura ma un po' conservativa, il secondo mi permetterebbe di acciuffare due altri Golden Point, ma forse é un po' tirato coi tempi. Taglio la testa al toro e prenoto entrambi a un costo irrisorio, cosí posso provare ad avventurarmi, ma con una rete di salvataggio. Ora si tratta solo di dare fondo alle ultime forze, e di sperare che la strada per Marsicovetere sia sgombra.

 

1/6 - Day 2 part 2


It is still early in the afternonn when I take on a wonderful unpaved road between wings of grass and flowers, that goes on for at least 3 km up to a waypoint. I still am about 30min ahead of schedule. The incredible feeling of freedom in this apparently endless paradise makes it one of my highlights of the day, together with Craco and Matera.


Here, the Centopassi decides to strike its first blow. The last hours, consisting mainly of straight roads and narrow crossings, had masked the problem, but I notice that the motorbike is not reacting as it should. I had had the same feeling in the past when my tyres were a bit low on pressure, so I start looking for an air pump.

I drive to Spinazzola, not far from my track, where there are 2 refuelling stations. The first one has no air pump, the second one does, but it is obstructed by the fuel truck that is unloading. I have to wait about half an hour, but it´s still better than having to look for another town. In the meantime I am in contact with the race direction, that always gives support and hints in case of difficulty.

The sentence is clear: 1.5 bar instead of 2.7. I have a slow puncture.


I do not have a tyre repair set, and I would not trust me to use it anyway, because I have never had a flat tyre on my motorcycle before. In the town there are two tyre dealers: the first one should be open, but is closed; the second one should open in one hour, but what if it doesn´t?

I look on the internet and find another one in Minervino Murge, 15km to the north. I give him a call and he says that he can take a look. When I get there, the only mechanic in the room looks like he knows nothing (who did I talk to before then??) and says "I can not help you, we only do cars, how should I change your tyre?"

Everything is falling apart. The finish line, my kids and wife cheering me, the satisfaction of bringing my race to the end: all gone.


"but if it is a small hole I can fix it without changing it, let me just finish with this car..."

I let hope flow again and find the hole myself, to gain some time.

The reparation is fast and, in the end, I have less than 2 hours delay compared to the schiedule: I am still in the race! From Minervino there is a 10km straight, then in the first curves the bike is still reacting strangely. To be sure I drive back the 10km and check the pressure again: spot on. Was it me or maybe the road was dirty? Anyway, I do the same 10km again and am finally back on track.


The next waypoint is under the famous Bridge of 21 Arches, another wonder of this region. Over the bridge is an old, unused railway.

I can not reach it by bike, so I take the GPS with me and find my way on foot through the high corn field, something I had always dreamt to do one day. In which other race can something like that happen?

My delay now is about 2 hours and 15 minutes, mut I am still optimistic after the very good first half of the day. I have not yet realized that the sky has gotten dark, that the temperature has fallen by 15 degrees and that the Centopassi, like the postman, always hits twice...


The GoPro is full and i can not record the thunderstorm. With the visor down I can barely see 2 meters ahead, with the visor open it is only slightly better. The rain hits so hard that it takes control of my smartphone (luckily a rugged model!): it moves the map, exits the navigation app, opens and closes other apps. I rid by sight at walking pace and yet I can't avoid any of the many holes. The next waypoint should be after an easy offroad, at least on paper, but because of the weather, the mud and the steepness of the road I opt to give it up.

Rain has now settled to normal levels, but the road, theoretically paved, actually consists of small offroad bits, connected by poodles over 10 meter long. I try to drive through a couple of them, but I dive with over half a wheel in the water, and even my boots get filled with water from the top. It is way too dangerous, I have no idea what the holes under the poodles look like. Luckily, a longer but safe deviation is possible.


According to Google Maps, the road between Albano and Laurenziana is small, but smoothly paved.

The bad weather of the last month has turned it into a worse version of the Aspromonte. On top of holes, gravel, branches, leaves, stones and pebbles of all dimensions, I also have to cross several small rivers that flow transversally. I ride at walking pace for a seemingly unending period.

When I get to Laurenziana the rain stops, but I am 2h and 45m late, I am hungry and exhausted, the dark and foggy atmosphere of the mountain does not help. A road is closed and the downhill deviation is very narrow and steep. I would not have been able to turn my bike back alone if needed, but luckily I can go on.

I still have to find an hotel. If the road conditions stay the same, I will not reach the next town withint the allowed riding time. I have already skipped 2 waypoints and am behind schedule of additional seven. It is shaping up as a disaster and I don't know what to do.


Then it strikes me that I can only really do one thing: keep riding till the time is off. Luckily the road to Viggiano is narrow, but trouble-free. I find 2 b&bs on the internet, one in Viggiano and one in Marsicovetere. The former would be a safe bet, but too conservative. The latter would allow me to snatch 2 Golden Points before the end of the day, but would be really tight with the schedule. Since they only cost 25€ each, I decide to book both. So I can try to attack the Golden Points but still have the safe option to go back if the road is too slow.

Now it is only a matter of digging into my last reserves of energy and hoping that the road to Marsicovetere is clear.

38 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page